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I 5 libri su Parigi da leggere assolutamente

 
«Parigi è già stato il paesaggio interiore di tanta parte della letteratura mondiale, di tanti libri che abbiamo tutti letto, che hanno contato nelle nostre vite. Prima che una città del mondo reale, Parigi, per me come per milioni di altre persone di ogni paese, è stata una città immaginata attraverso i libri, una città di cui ci si appropria leggendo.»

Calvino, in Eremita a Parigi, ha saputo dirlo meglio di chiunque altro: Parigi vive sulla carta stampata! Scrittori di ogni epoca e di ogni paese hanno consacrato la loro penna alla capitale francese.

Noi di Napoleone Tour vi suggeriamo 5 tra i nostri titoli preferiti che raccontano a loro modo la Ville Lumière. Selezionarli non è stato facile, perché i libri che parlano della città sono davvero davvero tanti.

Ma perché tanti libri su Parigi?

Ah, bella è bella, ma c'è un perché più autentico, il fatto è che quasi tutti gli scrittori del mondo sono passati da qui. Ce lo mette nero su bianco Henry Miller nel primo romanzo della nostra selezione, Tropico del Cancro (Tropic of Cancer - 1934).

«Non è il caso che scaraventa a Parigi persone come noi. [...] Qui si legge sui muri dove hanno abitato Balzac e Zola e Dante e Strindberg, e tutti quelli che sono stati qualcuno. Tutti, prima o poi, hanno abitato qui. Ma morire, qui non muore mai nessuno, qui...».

Il nostro secondo titolo è Al paradiso delle signore (Au Bonheur des Dames - 1883), di Emile Zola. Parigi è una delle capitali della moda, che tenta a colpi di vetrine luccicanti «delle povere donne senza difesa». Il romanzo è un lucido e amaro affresco sulla trasformazione della capitale durante il Secondo Impero, che vede i piccoli commerci spazzati via dai grandi magazzini.

Parigi è anche i suoi tanti quartieri. Belleville, per esempio, dove è ambientato Il paradiso degli orchi (Au bonheur des ogres - 1985), di Daniel Pennac. Il primo romanzo del ciclo dei Malaussène, colorata famiglia appoggiata sulle spalle dello sventurato Benjamin. Visto che anche qui protagonisti sono i grandi magazzini, il titolo riprende e omaggia il romanzo di Zola citato prima.

Parigi è ancora la sua metropolitana! La terza per estensione in Europa. La geografia della capitale francese è definita da nomi di stazioni più o meno celebri e delle famose insegne Art Nouveau di Guimard. Elementi  che sono nell'immaginario collettivo di molti. Ben lo sa Raymond Queneau che attorno al mito della metropolitana parigina fa vorticare il suo romanzo più famoso, Zazie nel metró (Zazie dans le métro - 1959), moderna favola di un'insolente ragazzina di provincia che arriva nella Parigi degli anni '50 per vivere il mito del suo dinamico traffico sotterraneo.

Concludiamo col nostro preferito in assoluto Festa mobile (A moveable feast - 1964), di Ernest Hemingway. Biografia degli anni giovanili dell'autore trascorsi a Parigi, nel Quartiere Latino, dove il romanzo è stato concepito. Lì si trovano lo studio di Hemingway e l'appartamento dove viveva con la devota prima moglie, luoghi che sono, tra l'altro, le tappe finali del nostro Tour letterario.

«Se hai avuto la fortuna di vivere a Parigi da giovane, poi, dovunque tu passi il resto della tua vita, questa esperienza ti accompagna per sempre, perché Parigi è una festa mobile». 

Beh, se non hai avuto la fortuna di viverci, ma solo di passarci un po' di tempo in vacanza, Parigi ti resta dentro comunque. E sicuramente non sarà più quella di Hemingway e il Quartiere Latino oggi più che squattrinati scrittori in cerca di ispirazione accoglie privilegiati parigini o turisti di passaggio, ma la città esplode ancora di giovani talenti che esprimono come possono enormi potenziali e animano ogni giorno la straordinaria «festa mobile» che questa città, malgrado tutto, resta ancora oggi.

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