7/7g | 2 ore | A persona: 45€ |
Il cimitero Père Lachaise è il primo cimitero civile di Parigi, inaugurato nel 1804, inizialmente poco frequentato, a causa della sua distanza dal centro cittadino, è oggi diventato il grande cimitero delle celebrità. Le sue forme sono state disegnate dall'architetto neoclassico Alexandre-Théodore Brongniart che ha trattato l'immenso spazio come un bel giardino all'inglese: più di 40 ettari di verde, la superfice del cimitero è pari a quella del Vaticano. C'è da perdersi tra una tomba e l'altra a caccia di defunti che contano, quindi, munitevi di cartina, o ancora meglio lasciatevi accompagnare da noi per un tour originale che vi permetterà di scoprire Parigi in maniera insolita.
Preso, ormai, d'assalto da quanti ne conoscono la fama, al cimitero di Père Lachaise, col tempo, sono entrate in vigore alcune tradizioni di lunga data: lasciare lettere d'amore alla cripta di Eloisa e Abelardo, rose rosse sulla tomba di Édith Piaf e impronte di rossetto su quella di Oscar Wilde. Toccare l'effige bronzea di Victor Noir sarebbe poi un sicuro antidoto contro la sterilità. Insomma, tra riti e leggende, c'è di che tenersi occupati passeggiando. Ma perché è così famoso Père Lachaise? In fondo, sono tanti i bei cimiteri monumentali sparsi per il mondo, ma Père Lachaise ha un carattere cosmopolita che lo rende speciale. Qui il turista quale che sia la sua regione o il suo paese d'origine è sicuro di trovatre almeno un compatriota sepolto. Così, i polacchi vanno a cercare Chopin, gli americani fanno tappa obligatoria da Jim Morrison, i greci vogliono salutare Maria Callas, anche se, non ditelo a nessuno, pare che la Callas non sia più sepolta qui. Seguendo questo spirito, noi partiremo dalla lapide ai caduti italiani per la Francia, sotto la quale è sepolta l'armata Garibaldina dell'Argonne, faremo un salto alla tomba di Modigliani e omaggeremo musicisti come Rossini e Petrucciani (che ci piace considerare un po' italiano).
Père Lachaise è anche la storia francese. Attraverso il Cammino della memoria ricorderemo le vittime della Shoah e arriveremo al Muro dei federati, difronte al quale furono fucilati gli ultimi rivoluzionari della Comune di Parigi. Tanti, poi, sono naturalmente i francesi sepolti qui: il fotografo Nadar, Molière e La Fontaine. Concluderemo proprio con un grande francese, il Barone Haussmann, l'architetto urbanista che ha trasformato Parigi in una capitale moderna, dandole il volto che tutti conosciamo. Attraverso l'urbanistica capiremo un po' meglio la nostra amata Ville Lumière, perché dietro la struttura di una città c'è la sua storia. E un cimitero in fondo, pensandoci bene, è anch'esso una città. Se impariamo a guardarlo, dentro c'è proprio tutto: ci sono le vie e gli indirizzi, le cappelle simulano i grandi palazzi, le tombe sono un po' come delle case. Un microcosmo, insomma, che riflette il macrocosmo della grande ville, forse il miglior specchio possibile sulla società.
In evidenza
- Storia del cimitero
- I Garibaldini dell'Argonne
- Il giardino del ricordo
- Oscar Wilde
- Amedeo Modigliani
- Édith Piaf
- Monumento ai deportati
- Il Muro dei federati
- Nadar
- Molière e La Fontaine
- Jim Morrison
- Eloisa e Abelardo
- Chopin e Petrucciani
- Gioacchino Rossini
- Il Barone Haussmann
Punto di ritrovo
Métro Gambetta, uscita Père Lachaise
Cosa è compreso
- Visita guidata a piedi con una guida ufficiale esperta dedicata